Cura ortodontica: l’importanza della collaborazione tra medico e paziente

Una cura ortodontica, per sua stessa natura, ha una durata variabile in base agli obiettivi da raggiungere, ma difficilmente potrà avere effetti immediati o essere efficace senza una costante collaborazione tra il paziente e il medico ortodontista.
Collaborare in una cura ortodontica: perché è necessario?
Una volta analizzati, i records diagnostici e individuati gli obiettivi da raggiungere attraverso la cura ortodontica, è importante che il paziente sappia che il suo impegno e la sua collaborazione sono essenziali per il loro raggiungimento e per il buon esito del trattamento.
Questo perché le cure ortodontiche non hanno effetti immediati, ma necessitano di tempo – variabile in base all’apparecchio ortodontico scelto – affinché i denti possano completare il movimento previsto dal medico e spostarsi nella posizione desiderata.
Come accade per tutti i processi di medio e lungo periodo, se il paziente interrompe la cura o non la segue con costanza, tutta la terapia e gli obiettivi a cui tende saranno influenzati negativamente.
Paziente e medico nella cura ortodontica: come collaborano?
Ecco alcuni punti fondamentali che sanciscono una buona collaborazione tra paziente e ortodontista:
- curare la propria igiene dentale – sia per i pazienti con apparecchi mobili sia per quelli con apparecchi fissi, curare scrupolosamente la propria igiene dentale è importantissimo. In entrambi i casi, , infatti, si può andare incontro a infiammazioni, demineralizzazioni dello smalto e carie conseguenti ad accumulo di placca, nel caso di igiene scarsa o scorretta, allungando i tempi della cura e generando altri problemi ai propri denti. Se la cura della propria igiene dentale e delle gengive è stata trascurata, occorre raggiungere un buono stato di salute prima di intraprendere una cura ortodontica;
- masticare con attenzione – alcuni cibi, lungo la durata di cure ortodontiche che prevedono l’uso di apparecchi fissi, devono purtroppo essere evitati: cibi appiccicosi, gommosi o troppo duri. Allo stesso modo, l’atto della masticazione deve essere svolto con attenzione, evitando strappi al cibo e moderando l’energia per evitare che l’apparecchio possa rompersi o deformarsi;
- rispettare gli appuntamenti – l’appuntamento è fissato dall’ortodontista sulla base di un programma di cure e di un timing complessivo; al fine di rispettare la tabella di marcia, è importante non saltare gli appuntamenti e arrivare in orario;
- osservare le prescrizioni – sia nel caso di apparecchi mobili sia nel caso di apparecchi fissi che comportino l’utilizzo di alcuni dispositivi ausiliari (tra cui, ad esempio, i piccoli elastici che si attaccano al presidio), l’ortodontista fisserà alcune prescrizioni e il paziente dovrà rispettarle con precisione, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati.
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